Cà Monte Mezzano

Una storia di sogno, amore e silenzi in una terra che ruba il cuore.

Il progetto

Cà Monte Mezzano è la storia di un sogno familiare, quello di Ivan e Maddalena, che hanno saputo coniugare in questa casa le loro identità: l’amore per la natura di lui e la professione di lei, architetto.
Il luogo dove sorge la casa è straordinario e offre un panorama unico. I margini della città, che si scorge in lontananza, lasciano il posto al nascere della collina, disseminata di uliveti secolari, vigneti e aree boschive. Un luogo di pace e relax, dove costruire un rifugio per una tregua e sollievo dal caos metropolitano.
Nelle giornate più limpide l’orizzonte è così ampio da arrivare fino agli Appennini. La sera il panorama offre tramonti indimenticabili e il paesaggio notturno, con la città illuminata dalle sue luci è davvero suggestivo.
Il progetto, che ha una storia lontana nel tempo, nasce dalla volontà dei proprietari di ampliare una vecchia costruzione preesistente per ricavare due unità abitative affiancate, disposte su due livelli fuori terra e un piano interrato che accoglie le cantine di pertinenza delle abitazioni.
L’impronta della casa è semplice e nella sua architettura esprime il desiderio dei proprietari di mantenere, nelle forme, il carattere di sobrietà tipico dello stile rurale, senza pretese o sfarzo. La distribuzione degli ambienti è stata pensata sia come residenza che come spazio per ospitare. Così la casa in campagna diventa non solo il buen retiro in cui allontanarsi dal rumore di tutti i giorni, ma anche un luogo dove accogliere e condividere.
Gli interni sono definiti da pochi materiali guida: legno di larice e abete, ferro e intonaco che conferiscono un aspetto materico e ruvido. I colori neutri e desaturati, il verde chiaro e accenni di giallo mimosa per donare un senso di leggerezza e freschezza.

Gli arredi quasi totalmente di recupero e realizzati direttamente dai padroni di casa.
Interpretando la costruzione come un luogo di fuga, negli ambienti l’atmosfera ottenuta è familiare e rilassante, raccolta e intima, rileggendo il country in chiave minimal per raccontare un desiderio di evasione all’insegna della semplicità.
L’ingresso si sviluppa in doppia altezza ed è accompagnato dal volume della scala in cemento rivestita in legno con una sobria ringhiera in ferro. La grande parete che accompagna i due piani e che contiene i bagni delle camere, è interamente caratterizzata da una boiserie realizzata con tavole in legno di recupero spazzolate e cerate a mano, posate in senso orizzontale.
Anche per la cucina pochi elementi mixati con attenzione, capaci però di offrire un’ospitalità sincera: il grande tavolo di fine ottocento scovato da un rigattiere, le sedie di recupero diverse l’una dall’altra e rivisitate da un sapiente relooking, la madia di famiglia colorata di verde. I pavimenti sono in microcemento cemento grigio sabbia alternati a fasce di pietra naturale che continuano anche negli spazi esterni.
Nelle camere, vestite di ariosa leggerezza, si ritrovano le medesime scelte fatte per il resto degli ambienti che danno vita ad un design semplice e vernacolare.
Gli elementi di decor, lampade, cornici e orologi, sono quasi tutti realizzati dalla proprietaria e completano gli interni conferendo personalità e un accento distintivo.